Non so quando sia sfinito prima di finire
il secolo dell’ansia
breve come il suo respiro
e il nuovo tra noi prima che il vecchio
finisca di morire
sta all’incrocio fra via dei Querceti
e via dei Santi Quattro
le mani stese a scatti lungo il tronco
affiorano e affondano iridi e pupille
negli occhi inquieti
le labbra ondulate da canzoni amare
segnano il passo dei piedi
ai bordi del mondo
e sogna la serie calcolata di cadute
che dicevamo camminare.