Ratzinger di Marktl am Inn vuole la pace - discordando da Gesù di Nazareth, e prima ancora da Eraclito di Samo, il quale ha mostrato che “il conflitto è padre di tutte le cose e di tutte è re”, insomma che il principio assoluto dell’universo intero è la guerra. Il problema diventa allora di dare alla guerra forme costruttive, ludiche, divertenti: una battaglia di idee, una partita a scacchi, una schermaglia amorosa.

Ho visto tardi (in DVD) “Confessioni di una mente pericolosa”, un film uscito nel 2002. E mi è parso che dentro il ritratto del protagonista (Charles Hirsch Barris, una “mente pericolosa” che vive facendo l’autore televisivo e il killer della CIA) sia dissimulato l’autoritratto del regista (George Cloney, una “mente pericolosa” che vive facendo il progressista in politica e il manierista in cinema).

Nel mare di Gaeta ieri un amico di nome Gabriele ha pensato di diventare vegetariano. (Gabriele è un uomo di quaranta anni che per fortuna non ha avuto successo, e perciò è ancora un ragazzo.) Tentando di catturare un polpetto è riuscito soltanto a raccogliere il suo sbuffo di nero: il mollusco cefalopode si è sottratto con tale eleganza da produrgli una meraviglia di desiderio.

In occasione della prossima pubblicazione della sua autobiografia, Pietro Ingrao ha concesso un’intervista a Simonetta Fiori per “la Repubblica”, nel corso della quale confessa di aver “amato troppo l’applauso” e aver “assorbito un fondo chiesastico”. Insomma, di essere stato un conformista.