di fulmini Data Tue 6 May 2008 8:00
Maurizio, il fruttivendolo di via dei Santi Quattro in Roma, è partigiano. “Prendile, so’ buone, so’ italiane, ‘ste pere.” - Italiane? Ma qui c’è scritto argentine... - “Certo, italiane, le fanno l’italiani che stanno in Argentina, ma le fanno come se devono fa’, senza chimiche, mica come li fanno i trentini!”
Marco, lo studente di ingegneria di via Einstein, è partigiano. Paga al bar la nostra consumazione e aspetta impazientemente lo scontrino fiscale – che la cassiera gli fa di malavoglia. Uscendo, nota il mio sguardo, e mi spiega il suo puntiglio democratico: “Avete votato Berlusconi? Adesso fate gli scontrini!”
Porfirio, il pensionato di via Labicana, è partigiano. Gli tengo aperto il portone mentre esco e lui entra ringraziandomi del gesto, vedo il fascio di quotidiani che tiene sottobraccio e scambio una battuta condominiale: “Vuole tenersi informato di ciò che accade nel mondo grande e terribile, vedo.” “L’aliquota IRPEF – mi risponde – solo l’aliquota IRPEF mi interessa.”
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