di fulmini Data Sun 15 July 2012 6:00
Pieno di notti è il tempo tuo e mio. Levati, luna.
Nota di composizione. (Descrizione del processo costruttivo, non esegesi del testo poetico.) Tutto è nato nel corso di uno scambio di commenti su Facebook: “…anni pieni notti… “ ho scritto, provando a qualificare soggettivamente gli anni di tutti gli esseri umani. Non lo avessi mai fatto! La densa e metaforica espressione m’ha perseguitato come un tafano finché non ho deciso di darle un seguito. M’è venuto in mente che per l’amante e l’amato il tempo è “tuo e mio”, ed è propriamente ‘pieno di notti’. D’amore o disamore, di cenere o di furore. A ciascuno il suo. Ed ecco, aggiungendo ambiguità moltiplicata a molteplice possibilità, ho concluso: “Levati, luna.” Alzati, sorgi, luna. Vieni, notte. Per amare. O ri-cordare. E, nello stesso tempo, all’opposto: Vattene, luna. Levati di torno. Nel buio pesto ci ameremo gridando. O nel buio freddo mi sentirò meno solo.
Ma ora dimentichiamo tutto questo, e come per la prima volta leggiamo:
Pieno di notti è il tempo tuo e mio. Levati, luna.
Pasquale Misuraca
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