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briciole musicali : Sances |
di venises , Wed 12 June 2013 5:00 |
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Giovanni Felice Sances (ca1600-1679): Usurpator Tiranno Cantada a voce sola sopra il passacaglio (Venezia, 1633) (canta Maria Cristina Kiehr) Non giudicate troppo presto, non giudicate dopo le prime poche battute. Fate attenzione: si tratta di una passacaglia (= ciaccona). Lasciatevi catturare dal suo 'ritmo', la sua ostinazione.
Usurpator tiranno Della tua libertà
sia Lilla altrui
che da gl’imperi sui non riceve il mio amor perdita o danno. Faccia’l geloso amante che non t’oda ben mio che non ti miri. Saranno i miei sospiri a suo dispetto d’amator costante. Procuri pur ch’io sia esule dal tuo affetto che non farà e dal tuo core, d’amore abandoni già mai l’anima mia.
| Disdegno in fra gl’ardori armi la voce a stratii miei rivolto; non potrà far il stolto, che se ben tu non m’ami io non t’adori. Ma che val ch’il rival non mi possa impeder ch’io non ti brami,
se per far ch’io no ami l’adorar giova poco amar non vale. Meta de tuoi diletti fatto e novo amator vago e felice a cui concede e lice
il tuo voler del cor gl’ultimi accenti.
| Seguane ciò che vuole; adorer com’adorai il tuo nome,
le luce tue, le chiome saranno del mio cor catena e sole.
Sii pur Lilla crudele tenti per tormentarmi angosce e affanni
non mi daranno gl’anni altro titolo mai
che di fedele.
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Romano, finisce a Vienna, vice-maestro di cappella di Antonio Bertali, alla morte del quale succederà. A lui succederà Schmelzer. Una delle sue opere più notevoli è lo Stabat Mater, un'interpretazione unica d'un tema infinite volte visitato da infiniti compositori.
Giovanni Felice Sances (ca1600-1679): Stabat Mater Dolorosa (canta Maria Cristina Kiehr)
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Commenti |
Inviato: 12/6/2013 9:00 Aggiornato: 12/6/2013 9:44 |
Autore: nefeli |
Straziante (e inquietantemente vero) ritratto d'amore. Ricorda quel barbaro dover dell'aria di Mozart ( Vorrei spiegarvi, oh Dio). Bellissimo, ma forse piaga l'animo un po' troppo di prima mattina, in solitudine, abbandonati di fronte a uno spietato sole che non puo' esimersi dal sorgere.
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Inviato: 12/6/2013 9:41 Aggiornato: 12/6/2013 9:41 |
Autore: venises |
Visto che ci siamo, ti prego di notare l'interpretazione unica (ed assolutamente rivoluzionaria, ne riparleremo a breve) dello Stabat Mater. Buona giornata, Nefeli.
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Inviato: 12/6/2013 17:46 Aggiornato: 12/6/2013 17:46 |
Autore: nefeli |
E' la controprova che la bellezza fa male, ferisce, ammalia e ammala allo stesso tempo. Bellissimo.
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Inviato: 14/6/2013 2:10 Aggiornato: 20/6/2013 22:54 |
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Lamento della Ninfa di Claudio Monteverdi. L'Arpeggiata (soprano: Núria Rial)
| Non havea Febo ancora recato al mondo il dì ch'una donzella fuora del proprio albergo uscì.
Sul pallidetto volto scorgease il suo dolor, spesso gli venia sciolto un gran sospir dal cor.
Sì calpestando fiori, errava hor qua, hor là, i suoi perduti amori così piangendo va:
"Amor," dicea, il ciel mirando il piè fermò "dove, dov'è la fé che 'l traditor giurò?
Fa che ritorni il mio amor com'ei pur fu, o tu m'ancidi, ch'io non mi tormenti più."
Miserella, ah più no, tanto gel soffrir non può.
| "Non vo' più che i sospiri se non lontan da me, no, no, che i suoi martiri più non dirammi, affé!
Perché di lui mi struggo tutt'orgoglioso sta, che sì, che sì se 'l fuggo ancor mi pregherà?
Se ciglio ha più sereno colei che 'l mio non è, già non rinchiude in seno Amor si bella fé.
Né mai si dolci baci da quella bocca havrai, né più soavi; ah, taci, taci, che troppo il sai."
Sì tra sdegnosi pianti spargea le voci al ciel; così ne' cori amanti mesce Amor fiamma e gel.
| Rosa
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Inviato: 20/6/2013 22:24 Aggiornato: 20/6/2013 22:25 |
Autore: venises |
Ci è impossible resistere (eppure abbiamo provato) alla tentazione di replicare al raffinatissimo commento di Rosa.
Infatti avrete ormai tutti certamente notato come la linea di basso de Il Lamento della Ninfa di Monteverdi e quella dell' Usurpator Tiranno di Sances siano identiche. Persino le melodie sono similissime.
E visto che Monteverdi è un genio riconosciuto e Sances un povero sconosciuto, le cose sono in genere presentate così: Sances copia la linea di basso del Lamento della Ninfa. Ora però si dà il caso che la composizione di Sances sia del 1633, mentre quella del Monteverdi sia posteriore di 5 anni (Madrigali Guerrieri e Amorosi, Libro VIII dei Madrigali, Venezia, 1638).
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Inviato: 20/6/2013 22:36 Aggiornato: 21/6/2013 21:00 |
Autore: venises |
Caro venises, non ne azzecchi una, diciamocelo - grazie invece a Rosa per il commento.
La data che citi per l'opera di Monteverdi (Libro VIII dei Madrigali, Venezia, 1638) è infatti la data di pubblicazione dell'intera opera e poco ha a che vedere con la data di composizione dei madrigali individuali che la compongono, i quali spaziano sull'arco di ben trent'anni (dicasi 30). Non è dato accertare quando il Lamento sia stato composto; qualsiasi data dal 1608 circa al 1638 è ugualmente plausibile. Quella di Sances è del 1633. Presentata sotto questa luce, la questione cambia aspetto, non è vero? All'inizio degli anni '30, Sances è a Venezia, proprio dove opera Monteverdi. Allora, chi ha copiato chi?
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Inviato: 21/6/2013 7:38 Aggiornato: 21/6/2013 7:38 |
Autore: fulmini |
Chi ha copiato chi? - bella domanda, Venises. Nel caso in questione non me ne intendo abbastanza per tentare un risposta, ma vorrei dire di mattina presto che, in generale, gli esseri umani non fanno altro che copiare gli uni gli altri. E' la loro forza, è la loro debolezza. La differenza è che i grandi esseri umani copiano i piccoli migliorandoli, e i piccoli i grandi peggiorandoli. Ecco perché è preferibile (per tutti) essere grandi che piccoli. Pasquale (dimenticavo: Augh)
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Inviato: 17/7/2013 22:58 Aggiornato: 17/7/2013 22:58 |
Autore: venises |
Caro Pasquale, e se il tuo commento contenesse la chiave della risposta? È evidente infatti che Il Lamento della Ninfa abbia una complessità superiore rispetto all'Usurpator Tiranno di Sances che da quella deve essere stato derivato per riduzione, e.g. dal dialogo fra due voci ad una voce sola, eliminando tensione e spessore, semplificando - proprio ciò che i piccoli fanno ai grandi, come dici tu.
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Inviato: 17/7/2013 23:11 Aggiornato: 17/7/2013 23:11 |
Autore: venises |
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