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Inviato: 12/3/2009 7:38 Aggiornato: 12/3/2009 7:38 |
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Assenza presente nel grande enigma della Natura.
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Inviato: 12/3/2009 8:41 Aggiornato: 12/3/2009 8:41 |
Autore: unviaggiatore |
Ricordo una partita a calcetto in un centro sportivo vicino a Roma. Dopo aver fatto scendere le palline venne dalla mia parte - Tu sei amico di papà? - -Si- - Allora io ti voglio bene -
Giuliano Cabrini
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Inviato: 12/3/2009 12:24 Aggiornato: 12/3/2009 12:24 |
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Nome bellissimo Eftimios, sarebbe il portatore di gioia; la sua assenza trasforma la gioia e l'incanto dello sboccio dei fiori del mandorlo, l'implicita promessa di un frutto che arriverà in estate, in un momento commovente e condiviso, dove per un attimo l'assenza diviene presenza. Un saluto da Garbo http://garbo.ilcannocchiale.it/
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Inviato: 12/3/2009 13:21 Aggiornato: 12/3/2009 13:21 |
Autore: fulmini |
@ Anonimo
La natura tutta intera è un enigma (io penso) mai interamente risolvibile, per tante ragioni - Protagora riassumeva mirabilmente: "La brevità della vita umana e la complessità dell'argomento..."
Anche certi esseri umani, fra i quali Eftimios, resteranno un enigma, intorno al quale girare in punta di piedi.
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Inviato: 12/3/2009 13:26 Aggiornato: 12/3/2009 13:26 |
Autore: fulmini |
@ Giuliano Cabrini
Adesso che mi ci fai pensare, Eftimios, nell'arco della sua vita, non è stato nemico di nessuno. L'inimicizia era un sentimento estraneo al suo modo di pensare e agire.
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Inviato: 12/3/2009 13:28 Aggiornato: 12/3/2009 13:28 |
Autore: fulmini |
@ Garbo
Eftimios vuol dire portatore di gioia, certo. Così è stato, così è. Anche tu lo testimoni. Grazie.
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Inviato: 12/3/2009 17:13 Aggiornato: 12/3/2009 17:13 |
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Ciao Fulmini. Petilino
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Inviato: 12/3/2009 21:53 Aggiornato: 12/3/2009 21:53 |
Autore: fort |
Ciao. Un salutone
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Inviato: 12/3/2009 23:17 Aggiornato: 12/3/2009 23:17 |
Autore: fulmini |
@ Petilino e @ Fort
Questa vostra testimonianza a levare, questa discrezione, questo dire siamo qui ma volentieri fuori del cono di luce dell'occhio di bue... merce rara. Buona serata.
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Inviato: 13/3/2009 1:18 Aggiornato: 13/3/2009 1:18 |
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Ottava elegia
Ma chi ci ha rigirati così Che qualsia quel che facciamo È sempre come fossimo nell’atto di partire? Come colui che sull’ultimo colle che gli prospetta per una volta ancora tutta la sua valle, si volta, si ferma, indugia- così viviamo per dir sempre addio
Rainer Maria Rilke
Un abbraccio
Astrea astrea
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Inviato: 13/3/2009 10:50 Aggiornato: 13/3/2009 11:11 |
Autore: Pietro |
Fulmini, ...il tempo... scorre?
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Inviato: 13/3/2009 11:07 Aggiornato: 13/3/2009 11:07 |
Autore: ethos |
Il tempo, fugge. Il ricordo permane. Idealizzato e presente. Ma è l'eternità continuità al tempo presente. http://ethos.ilcannocchiale.it/2009/03/07/coming_soon_stanley.html
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Inviato: 13/3/2009 13:33 Aggiornato: 13/3/2009 13:33 |
Autore: fulmini |
@ Pietro
Bella domanda.
Ascolta: una delle molte ragioni per cui tu mi piaci (mi convinci e mi commuovi) come essere umano è che sei contemporaneamente adolescente-maturo-anziano. Questo mi porta a dire una parola o due su come io vivo il tempo.
Lo vivo come un albero, correndo trascinato nel fiume, come il fiume che lo trascina - scorrendo, come il mare che aspetta tutti e due. Passato, presente, futuro, io li vivo insieme contemporaneamente. Per essere più precisi: li vivo creativamente, compiendo atti creativi (nei miei limiti): nell'atto creativo passato e presente e futuro sono una sola cosa.
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Inviato: 24/9/2010 18:06 Aggiornato: 24/9/2010 18:06 |
Autore: fulmini |
"Narravano i Greci che Fillide, una principessa tracia, s'invaghì di Acamante, figlio di Teseo, sbarcato nel suo regno mentre navigava verso Troia. Al ritorno delle navi greche la fanciulla, dopo averlo atteso invano, morì disperata. La dea Era, impietosita, la trasformò in un mandorlo che Acamante, giunto in ritardo, non poté fare altro che abbracciare sconsolato. Da quel giorno, primo fra tutti gli alberi, il mandorlo fiorisce alla fine di gennaio." (Alfredo Cattabiani, Florario.
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